Giorgia Meloni leder di Fratelli d’Italia nonché futura premier, durante il video incontro con Madrid ha parlato delle urgenze dell’Ue.
Non siamo «mostri», né «impresentabili». Siamo pronti a «trasformare queste idee in concrete politiche di governo, come già stanno facendo i nostri amici della Repubblica Ceca e della Polonia, e come spero faranno svedesi, lettoni e Vox». Sono queste le parole della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, rivolgendosi ai «patrioti» spagnoli di Vox. L’accoglienza della leader di estrema destra è stata calorosa: con applausi e sventolamenti di bandierine verdi.
L’incontro della premier è avvenuto in collegamento video, in spagnolo. Durante l’occasione la leader di Fratelli d’Italia ha parlato agli alleati dell’«entusiasmo» e della «responsabilità» della vittoria ottenuta durante le elezioni politiche del 25 settembre. Invece, per quanto riguarda il polverone di polemiche suscitate dagli oppositori, Giorgia Meloni si è limitata ad un sorriso.
Le necessità in Italia e in Europa
Durante l’incontro in videoconferenza con Madrid, ha spiegato di non essersi recata fisicamente nel Paese in quanto nel caso in cui venga chiamata al governo, non avrà «un minuto da perdere» e dovrà subito iniziare a mettersi all’opera per le questioni urgenti dell’Italia. Tra le questioni urgenti, oltre alla crisi energetica, la «grave situazione in Ucraina dopo l’aggressione russa e l’inaccettabile tentativo di Putin di annettere nuove regioni».
La leader ha affermato che spera di poter affrontare e porre fine a questi problemi che attanagliano l’Italia con «compagni di viaggio leali e affidabili, che smettano di fare l’occhiolino alla sinistra e ci aiutino invece a organizzare l’alternativa».
I primi atti del governo Giorgia Meloni si occuperanno in primis della «questione energetica», motivo per cui «rincari insostenibili» si stanno abbattendo sull’economia italiana. Secondo Meloni, è necessario «porre un freno subito».
Ma la questione energetica non riguarda soltanto l’Italia. Per questo motivo, Meloni si rivolge a tutta l‘Europa, chiedendo una «sbandierata solidarietà» nel richiedere un accordo che ponga un tetto al prezzo del gas. Il desiderio della Meloni è quello di «un’Europa pragmatica» che sostenga e adotti la transizione ecologica, senza «legarsi mani e piedi alla Cina».
Meloni chiede un’Europa che «accolga chi viene per lavorare e difenda con forza i suoi confini esterni dall’immigrazione illegale. Che investa sulla natività e difenda la libertà scolastica e il ruolo sociale della famiglia. Dagli alimenti alle materie prime ci siamo riscoperti deboli. Quando noi conservatori denunciammo gli errori di un’Europa che si occupava di problemi secondari invece dei grandi temi strategici non lo facevamo perché populisti o nemici dell’Ue ma perché eravamo lucidi e la storia ci ha dato ragione», dice.